mercoledì 23 marzo 2016

What did really change?

Everything in my life sort of changed. The place where I live, the people I know and meet, my age, my attitude, my way of communicating. But is it really changing or is it just going back in time?
I think I am founding who I really am during this year. I am becoming who I was before. With all my fears and my lack of self-confidence. I sincerely hate it.
I've tried with all my strength to get over that. And I can't stop trying now. It's too soon. Fucking too soon. I need to be self-confident, I need to be able to see the world, to meet new people, make new experiences. I can't believe it's all over yet.
I feel like I now know more about myself than ever, and that scares me. I don't want to know everything about me, I want to feel amazed by the possibilities I have and by all the wonderful things I would be capable to do and create.
I have really few friends and I don't like to hang out with some random people I meet at university. I need quality people around me.
End of post.

sabato 26 dicembre 2015

Depressione cronica e volontaria. Abitudinaria. Non-stop.
Come si fa? Impotenza.
Le parole stanno a zero. Le parole sono zero.
Non riescono nemmeno a uscire dalla testa.
Sono perdute, chissà dove.
Nei meandri del mio inconscio (o della coscienza).
Nulla è chiaro.
Eppure tutto lo è.
La pigrizia d'animo è la peggiore.
Si nutre di problemi, non cerca soluzioni.
Apatia.

mercoledì 29 luglio 2015

Meno sette (o meno dieci)

- 7.
Almeno in giorni lavorativi. In giorni "umani", -10. Non avrei mai pensato di essere quel tipo di persona. Quella persona che vive lontano da casa e non vede l'ora di tornarci. E due settimane mi sembrano così poche...
Quest'anno ho fatto una scelta. Lavoro e poche vacanze. Ho già lavorato in vita mia, ma è stato vicino casa, dove la vacanza è appunto "di casa".
Adesso a Milano nulla sembra rilassante.
Non è stata una scelta facile, rinunciare alle mie abitudini, alle persone a cui voglio bene e al relax post-esami che sono sempre così felice di guadagnarmi.
Questi 10 giorni saranno lunghissimi, e so che compiangermi non farà altro che allungarli, ma è la sola cosa che riesco a fare.
Eppure mi sento coraggiosa, ci sono tante persone della mia età che se ne fregano del loro futuro, per loro è ancora un pensiero lontano, si fanno beffe di loro stessi pensando che in Sicilia c'è poco lavoro e nel frattempo temporeggiano. E si godono l'estate, le vacanze, la famiglia e gli amici.
Quest'anno mi sta pesando davvero. Non l'avrei mai detto. Mi sono sempre creduta una forte, indipendente, felice di vivere per conto proprio in una grande città che offre tante possibilità.
Sì, sono contenta di essere lungimirante, di essere indipendente, di affrontare questa sfida che sono sicura rafforzerà il mio animo, ma non mi sento bene comunque. Non mi sento a casa e ne avrei un gran bisogno.
Il bello è che passerà, come tutto. Fortunatamente la speranza è dura a morire.

lunedì 27 luglio 2015

Muovendomi ferma

Al solito. Tanta felicità! Tanta, tanta, tanta. Non so perchè ma riesco a scrivere solo quando questa almeno un po' viene a mancare. Forse è vero che per essere un artista bisogna essere un po' tormentati. E in effetti ciò che mi ispira di più sono i tormenti interiori, a partire dai più stupidi. Non è proprio una frase da artista, eh? In fondo non lo sono, e non mi ci sento e non credo di volerlo essere. Questo blog è solo una valvola di sfogo. Tutti dovrebbero imparare a buttar fuori le proprie frustrazioni in qualche modo costruttivo. La felicità in fondo non è poi così produttiva, se ci si pensa, ci si limita a godersela. I tormenti invece ci spingono a muoverci, a fare qualcosa per cambiare. Nella migliore delle ipotesi, naturalmente. E io mi muovo proprio in questi frangenti. Sono stata felice ma non mi sono mossa di un millimetro, in quei momenti la mia vita era in stallo, godevo della mia temporanea beatitudine. Ora sono spesso tormentata e guarda un po'? Lavoro, sono lontana da casa e sopporto tutto, vado avanti e dò qualcosa di positivo alla mia vita.
E con questo, direte voi? Boh, è solo l'ennesimo flusso di coscienza. 

"I am not afraid to keep on living, 
I am not afraid to walk this world alone."
Famous Last Words - My Chemical Romance

giovedì 11 luglio 2013

Flusso di coscienza di un mercoledì sera.

E quella ero io. Chiamatemi ragazza "stop and start", un pò come le nuove Fiat 500. Sì perchè ci sono momenti nella vita in cui ci fermiamo. Momenti in cui sappiamo che è meglio non fare nulla, o meglio, continuare sulla strada che si è intrapresa, magari finire quello che si è cominciato, prima di iniziare un nuovo viaggio. Toh, ho detto viaggio. Strano. Per me la vita senza viaggi, senza movimento non ha senso. Eppure devo fermarmi. Devo star ferma per un pò, devo stabilizzare la mia vita, prima di ripartire. Stop and start appunto. Odio star ferma. Odio anche andare a capo quando scrivo, nel caso in cui non ve ne siate accorti. Amo il flusso di coscienza, i telegrammi, e i risvolti comici e/o patetici di una serata tranquilla. Amo l'inaspettato. Amo aspettarmi l'inaspettato. Ma non amo aspettarlo. Peccato che non si possa saltare a piè pari un pezzo della nostra vita. In realtà chi lo vuole? Non si sa mai cosa potrebbe succedere...Ed ecco che torna l'eccitazione dell'ignoto, l'attesa dell'inaspettato...La vita è tutta nella nostra testa...Cambia tutto in base a come decidiamo di vederlo. E avere la consapevolezza di ciò mi terrorizza. Preferisco far finta di nulla finchè riesco. Meglio non rischiare di non credere più alla felicità. Viva l'illusione. Viva la distrazione. Viva l'ignoto. E viva l'attesa.

domenica 6 gennaio 2013

Incoerenza

Lo so, so di essere del tutto incoerente. E so che non frega a nessuno. Ma mi piace scriverlo. E so che non frega a nessuno neanche di questo, grazie. Ma in realtà a nessuno frega di nulla, me compresa. O forse sono io che me ne frego di tutto e credo che gli altri siano come me. Mah ho capito che una mia "porzione" di vita è finita. Dovrei semplicemente accettarlo. Non è poi così difficile, fare finta di niente e aspettare che ci sia la prossima svolta. Era da tempo che non mi sentivo così. C'è stato un tempo in cui credevo di poter vivere la vita giorno dopo giorno, e invece adesso? Adesso mi ritrovo in attesa. Mi sento in standby. E mi riaccenderò  solo quando me ne andrò da qui per cominciare una nuova vita. Ho bisogno di rinascita. L'ho fatto talmente tante volte in vita mia che ormai ne sono dipendente. Non posso vivere la stessa vita per tutta la vita. Non sono fatta per stare ferma. Mi sono abituata male evidentemente. Soffro l'immobilità. Ho bisogno di viaggiare, di vedere posti nuovi, di conoscere gente nuova, di fare esperienze nuove. Non ha senso una vita ferma. E quando raggiungo il limite di sopportazione di un posto/persona/esperienza, devo cambiare. Ho bisogno di poche costanti nella mia vita. Non mi serve molto. Ma il cambiamento, a quello non posso rinunciare.

domenica 29 gennaio 2012

Pensiero vecchio fa buon brodo.

Viva la vita e le sue innumerevoli sorprese. Viva la vita e i suoi innumerevoli dolori, le sue incertezze, i suoi amori, i suoi fervori, le sue follie, la sua imprevedibilità. Adoro l’imprevedibilità. La amo. E’ per questo che non smetterò mai di amare la vita. Amo l’indefinito. Amo le possibilità. Amo la libertà. La vita è libertà, questi due sostantivi sono sinonimi e nessuno se ne accorge. O forse qualcuno se lo dimentica. Forse qualcuno lo giudicherà stupido, ma non potrò mai dimenticare una frase tratta da una commedia con Jim Carrey, “Yes man” : "La vita è un parco giochi, solo che crescendo ce lo si dimentica". Comincio a crederci davvero. Questo film mi ha cambiata. Sul serio. So che è solo una commedia ma dovreste vederlo. Fa vedere la vita da un’altra prospettiva, migliore, positiva, e produttiva. Adoro la produttività unita alla positività. Adoro vivere nella speranza. Adoro sapere tutto della vita. So che tutto può cambiare. Niente è immutabile. Viviamo in bilico, basta un sospiro per far venir giù una valanga di eventi assurdi ed inaspettati. E’ questo ciò che ho imparato da un anno a questa parte. Tutto cambia. EVVIVA.

22/02/11 00.45