giovedì 11 luglio 2013

Flusso di coscienza di un mercoledì sera.

E quella ero io. Chiamatemi ragazza "stop and start", un pò come le nuove Fiat 500. Sì perchè ci sono momenti nella vita in cui ci fermiamo. Momenti in cui sappiamo che è meglio non fare nulla, o meglio, continuare sulla strada che si è intrapresa, magari finire quello che si è cominciato, prima di iniziare un nuovo viaggio. Toh, ho detto viaggio. Strano. Per me la vita senza viaggi, senza movimento non ha senso. Eppure devo fermarmi. Devo star ferma per un pò, devo stabilizzare la mia vita, prima di ripartire. Stop and start appunto. Odio star ferma. Odio anche andare a capo quando scrivo, nel caso in cui non ve ne siate accorti. Amo il flusso di coscienza, i telegrammi, e i risvolti comici e/o patetici di una serata tranquilla. Amo l'inaspettato. Amo aspettarmi l'inaspettato. Ma non amo aspettarlo. Peccato che non si possa saltare a piè pari un pezzo della nostra vita. In realtà chi lo vuole? Non si sa mai cosa potrebbe succedere...Ed ecco che torna l'eccitazione dell'ignoto, l'attesa dell'inaspettato...La vita è tutta nella nostra testa...Cambia tutto in base a come decidiamo di vederlo. E avere la consapevolezza di ciò mi terrorizza. Preferisco far finta di nulla finchè riesco. Meglio non rischiare di non credere più alla felicità. Viva l'illusione. Viva la distrazione. Viva l'ignoto. E viva l'attesa.